LET ME TALK: un'app per la CAA
PIATTAFORMA: Device con sistema operativo iOS (iPhone, iPad) o Android. Non è un software, quindi non funziona da pc.
COS'E': LetMeTalk è un'app per la comunicazione aumentativa alternativa (CAA).
COS'E': LetMeTalk è un'app per la comunicazione aumentativa alternativa (CAA).
A CHE COSA SERVE: grazie ad un fornito (più di 9000) database di immagini fornite sotto licenza Creative Commons (perciò gratuite e riutilizzabili citandone la fonte) permette di creare frasi e utilizzare la sintesi vocale integrata dei dispositivi smart (tablet e telefoni) per poter parlare.
A CHI SERVE: ottimale per i bambini con sindrome dello spettro autistico e per tutti coloro che hanno problemi nella verbalizzazione.
Ovviamente, come ogni altro software o app per la comunicazione aumentativa, necessita di un percorso graduale di avvicinamento per cui si rimanda ad ulteriori approfondimenti (link).
DESCRIZIONE: l'app possiede alcune immagini già caricate suddivise in. categorie e consente di aumentare la libreria scegliendo tra quelle presenti in ARASAAC (link) oppure tra quelle presenti nel proprio dispositivo o ancora di scattare una foto.
Una volta selezionate, le immagini si andranno a collocare nell'ordine in una striscia posta nella parte superiore. Attraverso il pulsante "leggi", il dispositivo leggerà la frase composta e permetterà di dare voce alle immagini.
Attraverso una pressione prolungata, ogni immagine può essere rinominata e inserita in una categoria esistente o in una nuova categoria. Ogni categoria può avere una specifica immagine e un colore sul bordo.
Nella versione per dispositivi Android le immagini e le categorie possono essere spostate in modo da mettere in primo piano quelle più utilizzate. Ciò non avviene nella versione per dispositivi iOS.
Attraverso il pulsante "configurazione" (posto nell'angolo in basso a sinistra nei dispositivi iOS e in alto a destra in quelli Android) è necessario salvare il proprio profilo ogni volta che vengono effettuate delle modifiche alle immagini o alle categorie. Nelle configurazioni è inoltre possibile agire sulla grandezza delle icone, sulla lingua della voce, sulla pronuncia o meno dei nomi delle categorie e sulla presenza o meno delle etichette verbali accanto alle immagini.
PUNTI DI FORZA: la grande forza di questa app sta nel prezzo: 0€. La comunità scientifica di settore ed in particolare Sergio Palao e il portale aragonese per la comunicazione aumentativa hanno messo a disposizione di tutti una vastissima libreria di immagini, grazie alle quali l'app ha senso di esistere.
PUNTI DI DEBOLEZZA: è molto difficile trovarne uno: certamente come ogni altro software o app gratuita possiede un livello qualitativamente inferiore rispetto ai corrispettivi a pagamento. Forse la condivisione tra dispositivi per favorire una didattica inclusiva è ancora da mettere a punto: per inviare una frase ad un pc è necessario eseguire uno screenshot della schermata e utilizzare un'app esterna (ad esempio la mail).